Le costellazioni cinesi, coreane e giapponesi hanno le stesse origini e appaiono di forma simile. Esse sono state rappresentate rispettivamente nella mappa celeste Dun Huang a partire dal VIII secolo, nella mappa Cheon-Sang-Yeol-Cha-Bun-Ya-Ji-Do e nella mappa Kitora dipinta nell'anno 7 o 8 DC. Nell'alfabeto cinese le posizioni delle costellazioni e i loro nomi sono simili. Il nome delle costellazioni è apparso per la prima volta nei registri del Grande Storico della dinastia di Han che descriveva la dinastia di Xia, intorno all'anno 2000 AC.
Le 272 costellazioni visualizzate in questa cultura in Stellarium sono basate sullo Cheon-Sang-Yeol-Cha-Bun-Ya-Zi-Do, la mappa coreana delle costellazioni, che è stata scolpita nella roccia nel 1395 ma ha origine da un'altra mappa del cielo di circa 2000 anni fa. Questa mappa rappresenta 1467 stelle in circa 190 costellazioni le cui forme sono leggermente diverse da quelle cinesi. L'interpretazione di questa mappa non è facile: la mappa è così vecchia che solo 300 stelle trovano corrispondenza con stelle reali. Tutte le stelle della mappa sono state disegnate su un cerchio, quindi l'equatore sembra più piccolo del limite meridionale. Poichè la densità di costellazioni non cambia con la posizione, la posizione e le dimensioni delle costellazioni sono state in qualche modo sconosciuto alterate dall'autore. È stato assunto che non ci dovrebbero essere stelle luminose non appartenenti a nessuna costellazione. Il lavoro dell'autore è di libera interpretazione, e potrebbe in futuro essere modificato. Esso comunque illustra a grandi linee le costellazioni coreane.
Queste costellazioni sono state realizzate grazie al contributo dell'utilizzatore di Stellarium Jeong, Tae-Min